Descrizione
Profilo organolettico:
Miele millefiori con caratteristiche organolettiche tipiche di quella parte di territorio del Fortore molisano coltivato prevalentemente a sulla, per foraggio o per seme, e a coriandolo per il seme utilizzato con finalità culinarie ed erboristiche. All’assaggio il miele risulta abbastanza complesso ma equilibrato, la predominante componente pollinica della sulla (58%) conferisce delicatezza mentre la non trascurabile quantità di polline del coriandolo (20%) gli dona la tipica nota aromatica. Al naso si presenta di media intensità con una spiccata nota aromatica canforata tipica del coriandolo e calda (cioccolato bianco) che richiama prodotti alimentari con noce di cocco o cosmetici solari. Apprezzabile anche un sentore vegetale che ricorda la foglia del sedano. Di trascurabile intensità, ma comunque avvertibili, le note fruttate e vegetali proprie della sulla. Al palato risulta di media intensità, risaltano le stesse caratteristiche avvertite al naso e riconducibili al coriandolo anche se meno prepotenti in un equilibrio generale che lascia il passo alle note calde tostate (torrone) e vegetali verdi di taluni ortaggi (fagiolino verde) della sulla. La persistenza è breve. Risulta normalmente dolce e abbastanza acido (caratteristica della sulla). Nell’originario stato liquido è limpido e di colore medio chiaro (giallo dorato) che schiarisce ulteriormente con la cristallizzazione. Naturalmente soggetto a cristallizzazione.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore. Non adatto ai bambini di età inferiore ai 12 mesi.
Miele naturalmente soggetto a cristallizzazione con l’arrivo della stagione fredda. La cristallizzazione è il principale indicatore della genuinità del prodotto. Se un miele in inverno è allo stato liquido potrebbe aver subito un trattamento termico. Solo alcuni mieli, ad esempio quelli di acacia, castagno o melata, per le loro caratteristiche fisiche restano liquidi per più tempo. Il riscaldamento comporta una degradazione della qualità del prodotto poiché molte componenti minori, responsabili delle proprietà biologiche che distinguono il miele dalle altre sostanze di origine zuccherina, sono termolabili. Se proprio è necessario riportare il miele cristallizzato allo stato liquido, riscaldare il vasetto a bagnomaria. Oppure, se il miele è ancora allo stato liquido, conservare il vasetto in frigorifero. La temperatura compresa tra 0° e 5° C inibisce il processo di cristallizzazione.