Descrizione
Profilo organolettico:
È il miele per antonomasia, delicato, dolce ma non stucchevole da mangiare a cucchiaiate la sera prima di andare a letto per un rilassante riposo. Oppure per addolcire armoniosamente il caffè o il tè. Il suo profilo pollinico corrisponde a quello di un miele monoflora di sulla poiché la percentuale di questo polline è del 77% e quindi superiore alla percentuale minima prevista dalla scheda di caratterizzazione. A livello pollinico è presente, come componente secondario, il coriandolo (13%) che a livello organolettico influisce molto marginalmente solo al naso apportando una leggera nota aromatica canforata. Dal punto di vista olfattivo il miele è di debole intensità, si avverte la nota fruttata ma anche calda di mandorla tostata. All’assaggio si avverte una decisa acidità tipica del miele monoflorale di sulla, il profilo aromatico è di debole intensità come è lecito attendersi da questo tipo di prodotto. Prevale la componente vegetale secca (tè verde) ma anche vegetale verde (cuore del carciofo) e quella delicatamente fruttata fresca di caramella alla frutta. La persistenza è breve. È normalmente dolce. Nell’originario stato liquido questo miele è leggermente opaco e di colore giallo chiaro tendente all’avorio in fase di cristallizzazione. Naturalmente soggetto a cristallizzazione.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore. Non adatto ai bambini di età inferiore ai 12 mesi.
Miele naturalmente soggetto a cristallizzazione con l’arrivo della stagione fredda. La cristallizzazione è il principale indicatore della genuinità del prodotto. Se un miele in inverno è allo stato liquido potrebbe aver subito un trattamento termico. Solo alcuni mieli, ad esempio quelli di acacia, castagno o melata, per le loro caratteristiche fisiche restano liquidi per più tempo. Il riscaldamento comporta una degradazione della qualità del prodotto poiché molte componenti minori, responsabili delle proprietà biologiche che distinguono il miele dalle altre sostanze di origine zuccherina, sono termolabili. Se proprio è necessario riportare il miele cristallizzato allo stato liquido, riscaldare il vasetto a bagnomaria. Oppure, se il miele è ancora allo stato liquido, conservare il vasetto in frigorifero. La temperatura compresa tra 0° e 5° C inibisce il processo di cristallizzazione.