Descrizione
Profilo organolettico:
Miele delicato e particolarmente gradevole sia al naso che al palato. Lo spettro pollinico corrisponde a quello di un miele in cui la componente principale è il trifoglio alessandrino (66%) coltivato nell’areale dell’apiario successivamente alla sulla per finalità foraggere. All’esame olfattivo è di intensità debole, florale di fiori freschi con leggere note fruttate di frutta fresca e calde zuccherine (vaniglia). Al palato l’aroma è di debole intensità caratterizzato dalla nota florale, conferma ciò che si avverte al naso ma con una leggera prevalenza della nota calda zuccherina (zucchero filato). La persistenza è molto debole. Normalmente dolce e poco acido. Nell’originario stato liquido è limpido e di colore chiaro, avorio in quello cristallizzato. Naturalmente soggetto a cristallizzazione.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore. Non adatto ai bambini di età inferiore ai 12 mesi.
Miele naturalmente soggetto a cristallizzazione con l’arrivo della stagione fredda. La cristallizzazione è il principale indicatore della genuinità del prodotto. Se un miele in inverno è allo stato liquido potrebbe aver subito un trattamento termico. Solo alcuni mieli, ad esempio quelli di acacia, castagno o melata, per le loro caratteristiche fisiche restano liquidi per più tempo. Il riscaldamento comporta una degradazione della qualità del prodotto poiché molte componenti minori, responsabili delle proprietà biologiche che distinguono il miele dalle altre sostanze di origine zuccherina, sono termolabili. Se proprio è necessario riportare il miele cristallizzato allo stato liquido, riscaldare il vasetto a bagnomaria. Oppure, se il miele è ancora allo stato liquido, conservare il vasetto in frigorifero. La temperatura compresa tra 0° e 5° C inibisce il processo di cristallizzazione.