Descrizione
Profilo organolettico:
Miele multiflorale dalle caratteristiche organolettiche abbastanza delicate per la preponderante presenza dei nettari di rovo e di sulla, notoriamente entrambi di debole intensità sia dal punto di vista olfattivo che gustativo. Il profilo pollinico, costituito prevalentemente da rovo (22%), sulla (15%) e varie piante spontanee del genere Prunus (12%), rivela una importante biodiversità vegetale. Al naso è di debole intensità, non si annusano odori marcati ma si percepisce una nota fruttata (frutta fresca), vegetale verde e, molto leggera, florale (di fiori freschi) derivante dal nettare del rovo. All’assaggio il profilo aromatico è di debole intensità, prevale la componente calda leggermente tostata (mandorla tostata) e zuccherina di caramella alla frutta. Appena percepibile una nota di confettura di frutta apportata dalla minima presenza di melata. La persistenza è breve. È normalmente dolce e normalmente acido. Nell’originario stato liquido questo miele è poco limpido e di colore ambrato. Naturalmente soggetto a cristallizzazione.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore. Non adatto ai bambini di età inferiore ai 12 mesi.
Miele naturalmente soggetto a cristallizzazione con l’arrivo della stagione fredda. La cristallizzazione è il principale indicatore della genuinità del prodotto. Se un miele in inverno è allo stato liquido potrebbe aver subito un trattamento termico. Solo alcuni mieli, ad esempio quelli di acacia, castagno o melata, per le loro caratteristiche fisiche restano liquidi per più tempo. Il riscaldamento comporta una degradazione della qualità del prodotto poiché molte componenti minori, responsabili delle proprietà biologiche che distinguono il miele dalle altre sostanze di origine zuccherina, sono termolabili. Se proprio è necessario riportare il miele cristallizzato allo stato liquido, riscaldare il vasetto a bagnomaria. Oppure, se il miele è ancora allo stato liquido, conservare il vasetto in frigorifero. La temperatura compresa tra 0° e 5° C inibisce il processo di cristallizzazione.