Descrizione
Profilo organolettico:
Miele millefiori di transizione tra la primavera e l’estate, il profilo pollinico rivela una prevalenza di sulla (64%) nella sua espressione terminale della fioritura e una presenza importante anche dal punto di vista organolettico della successiva fioritura estiva del trifoglio alessandrino. Le fioriture delle due essenze botaniche, entrambe coltivate per finalità foraggere, si avvicendando nei campi. Al naso risulta essere di debole intensità, ciò che si avverte maggiormente è la nota calda fine (che ricorda la vaniglia e prodotti dolciari da forno). Si avverte, seppure in maniera molto debole, una gradevole nota floreale di fiori freschi. Al palato la sensazione globale è piacevole e vellutata coerentemente con quanto si avverte al naso con una chiara prevalenza di una nota calda zuccherina (caramella alla frutta). Al primo assaggio si percepisce una leggera nota vegetale tipica della sulla. La persistenza è breve. È normalmente dolce e abbastanza acido (caratteristica della sulla). Nell’originario stato liquido è limpido e di colore medio chiaro (giallo dorato) che schiarisce ulteriormente con la cristallizzazione. Naturalmente soggetto a cristallizzazione.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore. Non adatto ai bambini di età inferiore ai 12 mesi.
Miele naturalmente soggetto a cristallizzazione con l’arrivo della stagione fredda. La cristallizzazione è il principale indicatore della genuinità del prodotto. Se un miele in inverno è allo stato liquido potrebbe aver subito un trattamento termico. Solo alcuni mieli, ad esempio quelli di acacia, castagno o melata, per le loro caratteristiche fisiche restano liquidi per più tempo. Il riscaldamento comporta una degradazione della qualità del prodotto poiché molte componenti minori, responsabili delle proprietà biologiche che distinguono il miele dalle altre sostanze di origine zuccherina, sono termolabili. Se proprio è necessario riportare il miele cristallizzato allo stato liquido, riscaldare il vasetto a bagnomaria. Oppure, se il miele è ancora allo stato liquido, conservare il vasetto in frigorifero. La temperatura compresa tra 0° e 5° C inibisce il processo di cristallizzazione.